L’annata in questione è frutto di piccole partite non imbottigliate; una sorta di anteprima delle intenzioni aziendali nella valorizzazione dello sfuso. La 2020, della quale parlerò sicuramente, uscirà a Marzo e avrà carattere meno estemporaneo. Chi conosce le bottiglie di questa azienda sa che abbiamo a che fare con un talento cristallino per la vinificazione delle classiche uve del Roero; arneis e nebbiolo. Lo sfuso Arneis presenta meno densità, ovviamente, e più controllo enologico del bianco in bottiglia (è un tratto piuttosto diffuso nelle vinificazioni sfuse dato che le migliori partite di uva sono quelle che necessitano di meno controllo, al contrario insomma dei protocolli enologici industriali); al contempo si rivela liquido essenziale che si apprezza per il tratto salino scoperto e il sapore lievemente fruttato. Il vino è distribuito dal portale SfusoBuono.
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